Il Sentiero delle Pecore
Lo stavamo aspettando… Dopo “La Scia (Pathways)” (2002) e “Le barche con le ali” (2005), eravamo ansiosi di leggere la terza raccolta dei “racconti di viaggio” di Vezio Puccini, nostro caro amico, oltre che mentore scientifico ed umano. Questa volta, come si evince dalla copertina, sembra che domini la montagna, da Huascaran in Perù, a Ciampedie, Moena, sulle Dolomiti, dove Vezio percorre il Sentiero delle Pecore, “il sentiero altalenante della nostra vita, tracciato prestabilito nella sua essenza ma pieno di variabili imprevedibili che ciascuno sceglie o subisce afferrando al volo un appiglio o lasciandosi trascinare dalla corrente………………..”
Malta, Polonia, Inghilterra, Repubblica Ceca, Albania, Svizzera, Egitto, Austria, Grecia, Germania, Portogallo, Perù, Sicilia e Trentino sono questa volta le mete raccontate dell’Autore. Ed è proprio nei racconti dei viaggi fatti nelle regioni italiane che traspare la maggior emozione da parte di Vezio, così legato alle bellezze, ma soprattutto alla cultura, alle tradizioni e, perché no, alla cucina…… della nostra meravigliosa penisola. Come non emozionarsi davanti ai racconti che ci fanno toccare con mano la straziante povertà dei campesinos peruviani, che ci fanno ascoltare le malinconiche vibrazioni del fado portoghese, che ci fanno immergere nella cultura bohemienne praghese, che ci fanno assaporare la pasta con i ricci siciliani e sentire il profumo dello stinco di maiale trentino…
Tra i viaggi, anche il tentativo di “visitare” la mente di un gatto, una breve e stimolante gita attraverso gli occhi meravigliosi di Lucky, il gatto rosso dallo sguardo ammaliante.
Grazie ancora Vezio, per i sentieri che ci hai tracciato e continui a tracciarci con il tuo entusiasmo che riesce sempre ad emozionare e travolgere.
Giuseppe Cringoli